sabato 21 maggio 2011

ANTHONY ROBBINS
SPRIGIONA IL POTERE CHE E’ IN TE!!
UPW 2011 – RIMINI, 23-26 SETTEMBRE

Alla fine dell’anno 2006 stavo vivendo un periodo buio della mia vita. A dire il vero non era il primo. A cavallo tra la fine del 1998 e l’inizio del 1999 ebbi un crollo fortissimo e la mia identità venne completamente stravolta. Prima di allora ero sempre stata una persona forte e determinata, in grado di raggiungere ogni obiettivo superando qualsiasi difficoltà. Senza mai sopravvalutarmi o peccare di vanesia, ero consapevole delle mie capacità e la mia perseveranza mi aveva sempre premiata. Avevo sempre traguardi ambiziosi e, senza ascoltare i “ladri di sogni”, mi muovevo verso ogni meta con la gioia di chi l’aveva già raggiunta. In ogni aspetto della vita ottenevo successi: dalla scuola al lavoro, dallo sport alla musica, dalla pittura a molto altro.. Il mio carisma, ispiratore e mai impositivo, mi aveva resa un piccolo leader  visionario già in epoca adolescenziale.
Poi, di colpo, la crisi. Un profondo conflitto familiare mi aveva fatto capire che fino ad allora avevo inconsapevolmente fatto delle scelte e preso delle decisioni per “comprare” l’affetto di chi aveva grossissime aspettative nei miei confronti, illudendomi che fossero “mie” libere scelte e “mie” personali decisioni. Scivolai in un nero baratro, nel quale non ero più in grado di riconoscere me stessa. Ogni minima “prova” mi sembrava insormontabile, ogni minimo obiettivo mi sembrava irraggiungibile.. i miei sogni si erano sgretolati davanti ai miei occhi ed ogni giorno venivano logorati, colpiti dai miei pensieri negativi, come anche la più dura delle rocce si sgretola, istante dopo istante, sotto l’infrangersi ripetuto delle onde.
Nonostante un trascorso scolastico eccellente, la forte passione per l’apprendimento e la crescita costanti, i mille interessi e i tanti sogni professionali, dopo un liceo classico, abbandonai gli studi ed iniziai un lavoro “a caso”, il primo che mi venne a cercare (già.. è sempre stato il lavoro a cercare me..) e che aveva due caratteristiche: vicino a casa e un discreto stipendio. Era il 1999. Infilata in un luogo piatto, in cui giorno e notte, estate e inverno, Natale e Ferragosto, presentano le stesse caratteristiche di luce e temperatura e di cui lo stesso “piattume” si riflette nell’assoluta monotonia e ripetitività delle attività quotidiane, interrotte solo dal frequente emergere delle maledicenze latenti di chi utilizza l’ambiente lavorativo per mettere in scena le proprie frustrazioni personali e le proprie invidie, travestendole da “grandi ideali” per cui battersi gli uni contro gli altri.. “Spesso la gente piange per cose per le quali ci sarebbe da ridere e ride per cose per le quali ci sarebbe da piangere”.. Con grande forza di volontà e determinazione, persistevo in un ambiente a me estraneo.. Risultati nel lavoro (da 0 a 10)? 9.. Soddisfazione nel lavoro (da 0 a 10)? 1..
La mia vera essenza da ricercatrice assetata di crescita non poteva rimanere celata a lungo: senza mai omologarmi al “gruppo” che mi voleva “diversa” da ciò che ero per essere inglobata ed accettata, ho scelto di rimanere fedele solo a me stessa e, per contrastare l’assenza di evoluzione nel mio quotidiano, ho iniziato un percorso di crescita e di studio costante, traendo gioia, entusiasmo e gratificazione da ogni corso fatto, da ogni libro letto e da ogni esperienza vissuta. Tra le pagine di scienza e quelle di filosofia che allietavano le mie giornate, trovavo quel senso che le mie giornate sembravano aver perso. Ma.. nonostante questa appassionata ricerca, non riuscivo comunque a ritrovare quelle parti di me che si erano perse nel dedalo buio della mia crisi personale.. Non avevo il coraggio di sottopormi ad alcuna “prova”, figuriamoci quello di riprendere gli studi universitari e di affrontare gli “esami”.. La vocina del “comitato di critica interiore” (l’interiorizzazione della voce di mio padre che per tutta l’infanzia mi aveva ripetuto certe sentenze come se fossero “legge”..), risuonava dentro di me costantemente, ripetendo frasi come “Niente è mai sufficientemente perfetto” e “Nella corsa dei paralitici lo zoppo arriva primo”.. frasi che per tutta la vita mi avevano impedito di gioire dei miei successi e che ora, anziché stimolarmi (quello era ovviamente l’intento di papà), mi avevano completamente paralizzata, portandomi a credere di non essere in grado di fare nulla veramente di valore..
Gli anni passavano e le mie credenze e le mie convinzioni rinforzavano costantemente una gabbia che giorno dopo giorno costruivo attorno alla mia testa.. Il complimento più bello che mi sentivo fare era quando delle persone, sentendomi parlare, mi chiedevano cosa ci facessi a fare quel lavoro, perché in quei momenti percepivo il valore del mio percorso di studi e di crescita, valore che normalmente non vedevo, pur avendolo davanti agli occhi. L’esigenza di rompere le sbarre ed evadere da quella gabbia si faceva sempre più forte.. ma il guardiano di quella cella era stato nutrito giorno dopo giorno dai miei stessi pensieri negativi, dalle mie credenze limitanti, dal mio ferreo giudizio critico contro me stessa.. ed era diventato davvero molto molto forte.. più forte della mia stessa volontà di liberarmene..
Facevo incontri con una bravissima psicoterapeuta perché desideravo evitare che il mio inconscio, “raccontandosela”, mi prendesse in giro, rallentando la mia evoluzione, mi ero sottoposta a delle sedute di EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), una pratica di movimenti oculari per la rimozione delle cicatrici emotive a cavallo tra stimolazioni neurologiche ed ipnotiche, avevo letto e studiato di tutto.. ma ero sempre inchiodata negli stessi schemi.. e non sapevo più cosa fare per uscirne..
A 19 anni avevo avuto un “sogno”.. avevo intuito ciò che avrei voluto assolutamente realizzare nella vita.. un segnale che mi indicava la mia strada.. un idea che mi trasmetteva autorealizzazione, passione, entusiasmo.. Vison e Mission assolutamente congruenti.. Inizialmente pensavo fosse solo un bel sogno.. poi avevo capito che si trattava di una cosa realizzabile, ma pensavo fosse assolutamente impossibile che “IO” la realizzassi.. Ma quel sogno mi ha dato la forza per andare avanti..
Intanto trascorrevano gli anni.. anni in cui ho attraversato momenti molto molto difficili ed altri in cui ritrovavo parte della grinta.. ma, non avendo affrontato le profonde cause inconsce, i periodi erano davvero altalenanti.. e gli “effetti” dell’irrisolto riemergevano più o meno costantemente, limitando enormemente la mia vita.. e concretizzandosi anche nella somatizzazione, ovvero traducendosi in disagi fisici e andando ad intaccare la salute.. “Ogni sintomo è un messaggio”, scrive Claudia Rainville.. A quel tempo non lo sapevo ancora, ma il mio corpo parlava per ribellarsi ad una situazione che bloccava l’espressione della mia energia vitale in conflitti emotivi irrisolti.. Frequentando poi il percorso del Dottor Nader Butto, ho imparato a leggere il messaggio.. Sono sempre stata fisicamente eccezionalmente sana.. eccetto strane problematiche, apparentemente non collegate tra loro, ma stranamente tutte collegate alla scatola cranica, ove ha sede il sesto chakra, il centro energetico collegato all’intuizione e al seguire la propria via, il proprio percorso di vita su questa Terra.. e, effettivamente, io non stavo seguendo il mio percorso.. Inizialmente uno squilibrio ormonale aveva devastato il mio corpo per 10 mesi.. poi un trauma cranico con la lesione del nervo ottico e la riduzione del campo visivo, mi aveva lasciato (dopo dosi equine di cortisone) miopia ed astigmatismo.. poi lo scoppiare improvviso di crisi vertiginose acute, che solo dopo anni si sono affievolite.. poi la scoperta di micro ischemie sopra l’orecchio destro e la congenita sindrome di Arnold-Chiari di tipo 1, rara e degenerante.. Bel panorama, vero..? (E pensare che al lavoro i miei miseri denigratori hanno sempre insinuato che stessi fingendo.. per fortuna non ho mai avuto bisogno di ricorrere a certi mezzucci.. a differenza di qualcuno..;-)!!) Mi sono chiesta: cos’altro mi deve accadere, prima che io decida di ascoltare determinati segnali..?
Arriviamo alla fine del 2006. Un giorno, una persona a me molto cara, il Dottor Fabrizio Duranti, mi consigliò di leggere il libro “Come ottenere il meglio da sé e dagli altri” di Anthony Robbins. Anthony Robbins..? Chi è costui..? (!!!) Ovviamente, come avevo sempre fatto, seguì il consiglio di Fabrizio e divorai il libro. Però.. interessante..;-)! Cominciai così a cercare notizie in internet su questo guru che aveva cambiato la vita a migliaia di persone.. e trovai che di lì a poco (siamo nel 2007) avrebbe tenuto un corso a Londra: UPW – Unleash the Power Within, Sprigiona il tuo Potere Interiore. Mi informai, ma, con il mio meraviglioso stipendio da dipendente a posto fisso, non avrei potuto pagarlo.. la data era troppo vicina.. Mi ripromisi di partecipare all’edizione successiva..
Giovedì 21 febbraio 2008, 4.30 del mattino.. Mi trovo all’aeroporto di Bergamo Orio al Serio, in partenza per Londra, insieme ad altre persone, come me impazienti di vedere se questo personaggio sarà davvero in grado di sconvolgerci la vita.. Conosco Beatrice (da allora la mia Sister: ti adoro!!), Matteo (una persona straordinaria a cui sono davvero molto legata..), Betta, Barbara, Alberto, Antonio.. Arriviamo a Londra, in compagnia di altri 350 italiani.. freddo polare, ma decidiamo di farci comunque un giretto per la città, attendendo impazienti l’indomani..
Venerdì 22 Febbraio, Docklands, Excell London: migliaia di persone (12.500!!!), si radunano nel padiglione fieristico per la registrazione.. per poi passare nel padiglione destinato alla ripartizione in settori, in attesa di essere incanalati nell’enorme padiglione in cui si terrà l’evento.. L’atmosfera è davvero frizzante, anche se non ho ancora ben chiaro che cosa sto per affrontare.. Ah, giusto per stare tranquilla, mi hanno fatto firmare una liberatoria in cui esonero l’organizzazione da qualsiasi responsabilità per danni fisici (morte inclusa..!) e psicologici, dichiarando che ho scelto in maniera libera ed autonoma di affrontare ogni parte del seminario, compresa.. la camminata sui carboni ardenti a 800 gradi!!
Entrando titubanti nel padiglione, siamo accolti con entusiasmo dai membri dello staff che ci salutano come se conoscessero ognuno di noi.. luci colorate e musica ad alto volume.. sul palco il Must Team che balla, incitandoci a seguire la coreografia.. Molti si chiedono perplessi: “Sarà mica la classica americanata..?!”.. Scevra da giudizio e molto incuriosita, mi dirigo al settore con le bandiere italiane.. Poco dopo Tony sale sul palco: oh my God!! Più di 2 metri di uomo, energia alle stelle (15 ore filate sul palco!!), comunicatività ipnotica.. non riuscivo a crederci!! Fondamentale: seguire alla lettera tutto ciò che Tony dice di fare. Il tema del primo giorno è la “consapevolezza”: “Trasforma i tuoi limiti in potere”! Tony ci porta a comprendere il profondo legame tra convinzioni e risultati, ad imparare a potenziare lo stato mentale, emotivo e fisico (peak state) per massimizzare energia e rendimento in ogni contesto e ad acquisire la forza per prendere decisioni importanti. Attraverso il divertimento e gli esercizi, siamo attivamente coinvolti e la nostra mente si apre più facilmente all’apprendimento. E dopo la preparazione, a fine serata.. il firewalking, la camminata sui carboni ardenti! Tony ripete “If you can’t, then you must!”, ovvero “se non puoi, allora devi!”, per farci capire che è fondamentale per noi affrontare ciò che riteniamo impossibile, “bruciando le nostre paure”! Una volta affrontata, la paura diventa potere. Un conto è ripetere, senza collegamento alcuno con le emozioni, la frasetta “volere è potere” e un conto è far sperimentare ad ogni cellula del corpo e all’inconscio che veramente, se ci crediamo con tutto il nostro essere, possiamo affrontare qualsiasi sfida. La camminata sui carboni ardenti è un simbolo, un rito iniziatico delle tribù primitive in cui il ragazzo entra nel mondo degli adulti e diventa un guerriero dopo aver dimostrato che la sua energia è più forte di quella del fuoco.
Così, alle ore 22 di quella gelida sera londinese, migliaia di persone, con i pantaloni arrotolati sopra il ginocchio e le maniche corte, uscivano, noncuranti della temperatura polare che neanche percepivano,  danzando al ritmo di tamburi tribali, quasi si trattasse proprio di un rito iniziatico.. 22 pire da 15 metri di carboni ardenti..
Dopo un tempo che non riesco a quantificare, arriva il mio turno.. Nonostante la carica a mille.. wow.. arrivare davanti alla striscia rossa infuocata fa un certo effetto! Una scarica di paura pervade il mio corpo e per un attimo mi fermo.. il tempo si dilata e si rallenta.. Alla mia sinistra il “motivatore” assegnato alla mia pira batte energeticamente le mani e grida “Go! Go! Go!” e poco più avanti, da entrambi i lati del camminamento, due persone vegliano sulla sicurezza dei “camminatori”, pronti, qualora dovessero fermarsi a metà, uscire dallo “stato” o scivolare, a toglierli dalle braci. Mi giro.. dietro di me un bambino indiano di 7-8 anni con il padre.. alla mia destra, all’inizio della pira accanto, un signore di più di 70 anni che stava affrontando il fuoco per la quinta volta.. Ma che cavolo! E io non devo farcela..?!?!? Guardo di nuovo dritto davanti a me.. sono qui per questo!! Visualizzo oltre la pira infuocata il raggiungimento di tutti i miei obiettivi ed il superamento di tutte le mie paure.. Stringo il pugno ed alzo il braccio destro al cielo urlando “Yeeeeeeeeessssssssssss!!!” e.. parto!!! Un passo dopo l’altro i miei piedi marciano sulle braci infuocate, sguardo fisso davanti a me sui miei obiettivi e ripeto “Cool Moss! Cool Moss! Cool Moss!” (“muschio fresco”).. Finchè.. sento un braccio che mi ferma.. è passata!! Ce l’ho fatta!!! Due scrollate dei piedi per rimuovere eventuali carboncini rimasti tra le dita e.. celebrare!!!!! Urlo, salto, esulto!! Ce l’ho fatta!! Nel buio della notte vengo raggiunta da Matteo, Alberto, Betta e Antonio e tutti insieme urliamo esaltati per mantenere lo stato ed ancorare la nostra vittoria!! La paura è stata superata ed ha liberato un potere ed un’energia ineguagliabili!! Tante persone faticano a capire quando definisco la mia prima camminata sui carboni ardenti (eh già.. ce ne sono state altre..!) il momento più bello della mia vita.. Lì ero io, sola con me stessa, e stavo riscoprendo il mio potere interiore.. Molti momenti bellissimi della nostra vita dipendono dalle persone con le quali siamo o i luoghi in cui ci troviamo.. ma in quel firewalking ero nel mio potere, indipendentemente da tutto e da tutti.. Stavo ritrovando me stessa.. ed è di estrema importanza.. perché nella vita ogni problema che è permanente in un settore, diventa pervasivo anche negli altri, contaminando alla lunga la nostra intera esistenza.. Rientrando a ritmo di tamburi nel padiglione, mi chiedo se i carboni erano veramente ardenti (la solita mente razionale che ci mette lo zampino..!).. e subito arriva la risposta: qualcuno, che non era riuscito a rimanere nello “stato”, si era effettivamente scottato..! Oddio.. erano veri..;-))!!! Quella notte ho finalmente ri-sentito me stessa, dopo tanti tanti anni..
Il secondo giorno è incentrato sulla “chiarezza”: “focus sul tuo vero Io”. Lo scopo della giornata è quello di trasformare i propositi generici in obiettivi chiari, dettagliati e concreti, individuare le passioni e le aspirazioni più profonde e radicate e scoprire esattamente il tipo di esistenza che si vuole condurre. Si fanno molti lavori di visualizzazione.. beh, il cervello non sa distinguere tra una cosa reale ed una vividamente immaginata.. e la visualizzazione è parte del processo creativo.. legge di attrazione..;-)
Il terzo giorno è considerato il vero e proprio “transformation day”! E’ incentrato sulle strategie e la pianificazione, sugli strumenti e le azioni per rendere concreto il cambiamento. Immagini la tua vita e in tuoi risultati con un’intensità mai sperimentata prima e definisci le ragioni per cui vuoi realizzare i tuoi obiettivi.
Il quarto giorno è incentrato su salute, vitalità ed energia: sprigiona il benessere totale! Grazie al mio percorso personale di studi, ero praticamente a conoscenza di tutto ciò che Joseph McClendon III, senior trainier della Mastery University di Anthony Robbins, ci ha spiegato durante quella giornata: dall’idratazione all’eliminazione definitiva di abitudini dannose, dagli effetti negativi della carne a quelli dei latticini, dal software per il riequilibrio del sistema neurovegetativo agli straordinari benefici degli omega 3, dall’attività fisica al potere dell’alcalinità.. E’ stato molto bello osservare molte persone diventare “istantaneamente” vegetariani dopo aver preso consapevolezza di tante cose che normalmente ci sono volutamente tenute nascoste.. compiendo così una scelta etica oltre che favorevole alla salute..
Quell’esperienza mi ha davvero cambiato la vita.. Tornata a casa, mi sono iscritta all’università ed ho cominciato a dare esami..! Ho ripreso in mano le redini della mia vita ed ho iniziato a lavorare al mio sogno e.. finalmente si sta realizzando!! So chi sono e cosa voglio fare, tutto è finalmente chiaro.. Dopo il seminario, ogni volta che ho guardato dei filmati di Tony o ho ascoltato le meravigliose musiche che ci avevano accompagnati in quei quattro giorni, mi è venuta la pelle d’oca e spesso anche le lacrime agli occhi.. Le emozioni ancorate a Tony e a quei quattro straordinari giorni sono fortissime e, a chi mi dice che ne sono diventata “dipendente”, rispondo: “ben vengano questi tipi di dipendenze!”. Del resto, se questi ancoraggi mi continuano a dare risultati positivi e senza effetti collaterali (!!!), qual è il problema..;-)? Da allora, sono solita ripetere che il seminario di Anthony Robbins è il regalo più grande che ognuno può fare a se stesso, qualsiasi sia l’aspetto della propria vita che si intende migliorare.. Robbins ha trasformato una delle più importanti intuizioni della psicologia moderna, la stra-nominata PNL, in una risorsa alla portata di tutti, applicandone i metodi ad ogni aspetto dell’esistenza, dalla carriera alle relazioni, dalla gestione del denaro allo sport, alla salute psicofisica. Deepak Chopra dice: “Tony ti potenzia fino a trasformare definitivamente la tua vita e creare il mondo dei tuoi sogni. E i suoi sono risultati duraturi.”
Quest’anno tornerò al seminario di Anthony Robbins per la quarta volta..;-)! Vi state chiedendo perché ritornare per la quarta volta allo stesso seminario..? Innanzitutto perché sono io che sono cambiata ed ogni volta ho messo sotto i ferri aspetti diversi di me. Secondariamente, per continuare a rafforzare gli ancoraggi attraverso un’esperienza sensoriale davvero unica (la “passeggiata” sui carboni ardenti è ormai immancabile.. e da lì nasce la mia ormai famosa battuta: “Adesso voglio provare a camminare sulle acque.. è più di 2000 anni che non ci riesce più nessuno..;-))!!”). Terzo, perché è diventata una missione il cercare di coinvolgere sempre più persone.. ed è bellissimo vedere la gratitudine nei loro occhi alla fine del seminario..! Quarto, perché si passano quattro straordinari giorni insieme a migliaia di persone che, come me, hanno forte desiderio ed interesse nella crescita personale. Infine.. perché mi diverto un mondo..;-)!!!
Se mai avete partecipato all’UPW, Robbins sarà per la terza ed ultima volta di fila in Italia a Rimini, dal 23 al 26 settembre. Non lasciatevi scappare la straordinaria opportunità di conoscere il numero 1..!! Abraham Lincoln scrisse: “Non importa quanti anni dai alla tua vita, ma quanta vita dai ai tuoi anni”. Bene, avete la fantastica occasione di aggiungere vita ai vostri anni e, come dice Tony, “E’ nel momento delle decisioni che si crea il tuo destino”.
Sto organizzando un bel gruppo per l’UPW 2011: se vuoi essere dei nostri e condividere con noi questa  straordinaria esperienza con il più grande motivatore del potenziale umano, fatti sentire ed entreremo insieme nel  momento del cambiamento!!
Life will never be the same!!” ;-D

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